29 giugno 2010

LoSpazioBianco secondo Me

Il 1° di Luglio, il sito de Lo Spazio Bianco cambia veste
e mi è stato affidato l'onore di disegnare una nuova intestazione
(tenendo ovviamente conto di una serie di parametri con cui non sto qui a tediarvi).
E' stato un lavoro piuttosto lungo e -come nei miei peggiori incubi - ho dovuto fare e rifare parecchie volte.
Tra me e la redazione ha avuto luogo uno scambio di e-mail talora soddisfatte talaltra disperate
ma a conti fatti, non ritendomi infallibile né ritenendo il mio lavoro intoccabile, ho fatto del mio meglio
e il risultato mi pare buono. Anzi, sicuramente avevano ragione quelli della redazione.
Eccolo qua:




Giusto per curiosità, inizialmente l'avevo realizzato così...




...ma non è finita.
Sul blog di Matteo Stefanelli trovate un'intervista al sottoscritto in cui si parla di come e perché ho fatto ciò.
Al mio solito, ho cercato inutilmente di buttarla in caciara ma il buon Matteo mi ha prontamente messo in riga.
Peccato però... ahr, ahr.

P.S.: Ne parla anche Harry. Qui.
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6 giugno 2010

La Novella dei Secondi e la 225esima Volta di Frigidaire

Su LINUS di giugno, ennesimo appuntamento con la poesia a fumetti.
Ivan scrive di viaggi in "prima classe" e lotterie della "fortuna",
io disegno poveri cristi che arrancano sui gommoni sognando
donne bianche e una casa piena di elettrodomestici.
Una vecchia storia. Un fumetto nuovo-nuovo.
Qui sotto, please...






...e a proposito di FRIGIDAIRE, esce in questi giorni il numero 225.
Lo trovate in allegato al quotidiano Liberazione per tutto il mese di giugno, fino a esaurimento scorte:
fumetti e non solo, per la nuova resurrezione di una testata gloriosa.
Qui sotto, tra gli altri, il mio contributo.





A tal proposito, riporto un breve estratto di conversazione tra me e Vincenzo Sparagna
(che -per chi si svegliasse dal letargo solo ora- è da sempre il direttore della suddetta rivista)

V.S.: Sai Squaz, Frigidaire esce di nuovo in edicola. Vuoi collaborare?
Io: Frigidaire? Ancora? Mmm... sissì... ma perché non cambiare nome?
V.S.: Scusa se te lo dico, ma è un'obiezione un po' stupida.
Io: Ah, sì? E perché?
V.S.: Perché non si cambia il nome a un marchio che funziona!
Io: Non fa una piega
V.S.: Allora, collabori?
Io: Quanto paghi?
V.S.: Per ora, niente. Forse in seguito. Allora?
Io: Vincé, tengo famiglia...
V.S.: Se non si osa, non si ottiene niente: a qualcuno non gliene importa un cazzo,
qualcun altro è malato di professionismo...

Io: E chi-non-risica-non-rosica...
V.S.: Allora, collabori?
Io: Ovviamente

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